17
Apr

Basta poco

Ho vissuto molti anni ai tropici, dove ho costruito e venduto case a chi sognava di fuggire dai ritmi cittadini e da subito ho deciso di presentarle al meglio, con grande attenzione ai dettagli.Mi sono sempre chiesta cosa avrei desiderato ricevere da quelle case,  immedesimata nel cliente alla sua prima visita, e la risposta è sempre stata “emozioni”. Ignoravo che parte del mio lavoro fosse home staging, non ne avevo mai sentito parlare. L’ho scoperto nel 2017 quando, rientrata a Milano, ho conosciuto Luca, l’agente che mi ha aiutata a trovare la mia attuale casa.

Ricordo che, quando mi ha presentato alla sua collega come home stager, ho risposto quasi piccata che non lo ero. La curiosità però mi ha fatto scoprire che era il lavoro che amavo ed in parte avevo sempre svolto, senza una preparazione specifica. Ho sentito, a quel punto, la necessità di completare il percorso con una formazione di altissimo livello ed è in questa fase che ho conosciuto Francesca Greco, fondatrice di  Home Philosophy Accademy. 

Da subito c’è stata grande stima per lei e per i docenti conosciuti durante i corsi. Questo cammino è stato fondamentale per raggiungere la qualità da sempre alla base dei miei lavori, unitamente alla passione. Ho deciso poi di collaborare con una sola agenzia, la prima da cui era partito tutto, avendone apprezzata, da cliente, la professionalità… ed è arrivato il mio primo incarico!

La casa si presentava in semiabbandono, stracolma di mobili e oggetti ma essendo io anche una professional organizer, la cosa non mi spaventava. E’ stato necessario dapprima svuotarla e ridarle freschezza, con importanti interventi di decluttering e relooking e poi passare alla fase più intensa, quella dell’home staging, invisibile ai più e per cui molti dicono “basta poco”. Il progetto, la ricerca degli arredi e degli oggetti, è stata una bella avventura che mi ha portato fino in Francia, a cercare ciò che volevo esattamente per quella casa. E’ passato poi un vento che ha messo mobili, quadri, tessuti e molto altro ancora al posto giusto: un vento fatto d’intenso lavoro fisico e mentale e di collaborazione tra i professionisti coinvolti.  Tra questi, Elena Avonti che ha splendidamente fotografato la casa e che, con Francesca, ha fatto il tifo per me in attesa del risultato finale.  Per quella casa, volevo freschezza, armonia e una pacata eleganza e volevo che fosse venduta in tempi brevi: riuscirci è stata un’intensa e splendida sfida per cui val la pena dire…  “non basta poco”!